Ti va una tisana?

Feb 05
Categoria: Consigli
La tisana è una miscela di almeno due piante, una delle quali detta “principale” che ha la caratteristica che si intende sfruttare (digestiva, diuretica, drenante, colagoga, etc…). L’azione della pianta principale è sostenuta e integrata da una o più piante che vengono definite “adiuvanti”.
Oltre alla principale e all’adiuvante, spesso viene aggiunta anche una pianta dal sapore gradevole in grado di correggere il sapore (non sempre piacevole) della preparazione. E’ il caso, ad esempio, della liquirizia, che inoltre possiede buone capacità depurative.
Come si prepara?
La preparazione delle tisane può essere diversa a seconda delle piante che la compongono.
Tisana vuol dire…
Quando si prepara una tisana è bene scegliere droghe con caratteristiche estrattive simili e che si prestino o all’infusione o al decotto.
L’infuso
E’ il metodo che viene utilizzato per: fiori e foglie, parti erbacee e quando il principio da estrarre sia poco stabile e termolabile, come nel caso degli oli essenziali. Questa tecnica consiste nel versare l’acqua bollente sulla preparazione. Poi si lascia riposare per un periodo che va dai 5 ai 15 minuti.
Passato questo tempo si filtra e si beve caldo o a temperatura.
Il decotto
E’ una tecnica che va bene per preparare erbe o altri elementi meno volatili (stiamo parlando di cortecce, radici, semi duri…). Per ricavare meglio i loro principi attivi è necessario far bollire le erbe insieme all’acqua, in genere per un periodo tanto più lungo quanto più queste sono legnose.
non va dimenticato il coperchio, in questo modo non si disperdono gli oli volatili. il tempo di cottura va dai 10 ai 15 minuti. Successivamente si filtra e si beve anche freddo.
Entrambe le preparazioni possono essere edulcorate, sia con zucchero che con miele.
Rivista “Star bene Insieme”